Prodotti tipici
La Sicilia, terra di storia e cultura, è anche terra di profumi e di sapori. Chi si avventura nei vasti boschi in autunno avverte immediatamente l'intenso odore del sottobosco, delle foglie marce e dei funghi, di terra e di castagne; chi ama fare passeggiate o escursioni in primavera viene ammaliato dal forte profumo di ginestra, di rose e di zagara, così come le calde sere d'estate inebriano di profumo di gelsomino, di origano e rosmarino.
Buona parte di questi profumi si ritrovano nelle confetture e nelle marmellate, nei rosoli e nei pesti o nei sughi ricchi di spezie che condiscono i piatti più tradizionali dell'antica cucina siciliana. I formaggi, le provole di Floresta, la ricotta di Roccella Valdemone, i salumi, la carne del suino nero dei Nebrodi, la salsiccia al ceppo di Linguaglossa, il castrato del Casale, l'agnello dell'Etna, il pistacchio di Bronte, la fragola di Maletto, le pere e le pesche di Maniace e di Moio, la patata di Giarre, il miele di Zafferana, ortaggi e legumi, la pasta fatta in casa ed il pane del forno a legna. I vini dell'Etna, l'olio extravergine di oliva, il limoncello dell'Alcantara, dolci, granite e gelati artigianali. Questi e tanti altri prodotti, espressione genuina di un territorio e di una tradizione contadina che si tramanda da secoli, sono proposti dall'Agriturismo Vallebruna che vuole dedicare attenzione e cura particolare alla promozione delle produzioni locali.
Il Vino
Il vino ha accompagnato l'evolversi della storia e della cultura dell'uomo e sull'Etna ha radici che si perdono nei millenni. I Greci, che lo hanno apprezzato particolarmente, ne fecero risalire l'invenzione a Dioniso e in tutta la mitologia greca ha sempre rivestito un ruolo importante. Polifemo, gigante dell'Odissea di Omero, lo definisce "nettare e ambrosia al tempo stesso". Anche nella civiltà medievale è uno degli elementi caratterizzanti, ancor più di quanto lo sia stato nella precedente civiltà classica, dopo aver conosciuto fasi di decadenza nel periodo delle invasioni barbariche e del dominio arabo. Riprende prepotentemente vigore con l'età normanna acquisendo sempre più un'importanza preminente nell'economia isolana ed arriva ai giorni nostri più apprezzato che mai, non soltanto sulle tavole dei siciliani o dei ristoratori ma sui mercati di buona parte del mondo.
I vigneti, allevati e coltivati ai piedi dell'Etna "in natura", a circa 750 metri s.l.m., caratterizzati da terrazzamenti e muretti costruiti a secco, rappresentano la più alta testimonianza della dedizione dei contadini etnei alla terra, pur consapevoli che la stessa "natura" quando vuole si riprende ciò che ha abbondantemente concesso.
Il rapporto secolare di convivenza tra l'uomo e il vulcano, con le sue distruttive pur se spettacolari colate laviche, impreziosisce ancor più queste coltivazioni e rende l'operato dell'uomo degno del più grande rispetto. Imbottigliamo con le etichette Terre dell'Etna e Morgana presso la cantina "Terre dell'Etna", Randazzo.
Olio
L'ovicoltura rappresenta uno dei settori portanti dell'agricoltura etnea, con livelli produttivi e qualitativi significativi.
La coltivazione dell'olivo, sull'Etna e nell'alta Valle dell'Alcantara, assume anche un ruolo notevole a livello paesaggistico contribuendo a connotare la vegetazione delle due aree protette.
La tipica cultivar "Brandofino" o "Randazzisa", unitamente alla più conosciuta "Nocellara Etnea", che nella zona trovano condizioni ideali di clima e di terreno, consentono di ottenere un olio extravergine armonico nei suoi componenti ed unico nel suo genere, con bassissima percentuale di acidità.
L'Azienda Vallebruna, che coltiva con procedimenti rigidamente biologici, produce a freddo ed imbottiglia con l'etichetta "Vallebruna" presso il frantoio "Le valli dell'Etna" di Linguaglossa.